Navigazione - dispense
Il piano di volo

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Quando si intende effettuare un volo è in genere necessario presentare un "piano di volo".
Il piano di volo è un documento in cui si raggruppano sinteticamente tutte le informazioni necessarie a descrivere il volo che si intende effettuare allo scopo di permetterne il monitoraggio efficace da parte degli organi di assistenza al volo, e, nel malaugurato caso di incidente, le ulteriori informazioni aggiuntive che possono agevolare la ricerca di un eventuale relitto e dei superstiti.
Nella figura è riportato un tipico modulo per la compilazione del piano di volo.
Alcune informazioni direi che non necessitano di ulteriore spiegazione (tipo di aereo, marche di immatricolazione, aeroporto do partenza e di destinazione, tempi vari, autonomia ...).
Può non essere immediata la compilazione di alcune voci, quali ad esempio quella relativa all'equipaggiamento ...
10 EQUIPMENT va compilata indicando le sigle degli apparati disponibili a bordo per la navigazione i codici possibili sono:
  • S - Standard (indica che si possiede tutto quanto necessario alla rotta indicata, come minimo 2 radio COM, 1 VOR, 1 VOR/ILS e 1 ADF)
  • D - DME (Misurazione distanza)
  • F - ADF (Radiogoniometro automatico)
  • I - INS (Piattaforma inerziale)
  • I - ILS (Atterraggio strumentale)
  • M - OMEGA (Sistema globale di navigazione ancora in uso ma reso obsoleto dal GPS)
  • O - VOR (Il comune sistema per la radionavigazione a medio raggio)
  • R - RNAV
  • T - TACAN (E' l'equivalente militare del VOR)
  • U - Radio UHF
  • V - Radio VHF
  • Y - Radio a 8.33 kHz
  • W - RVSM (Strumentazione adatta al volo in aerovie dove sia ridotta la separazione verticale a soli 1000 ft per livelli di volo tra 290 e 410)
  • X - MNPS (Equipaggiamento per volare con particolare accuratezza in specifiche aree geografiche - ad es. Nord Canada - di solito si richiede un doppio GPS o equivalente)
  • Z - Altro (specificare nello spazio "18 OTHER INFORMATION"

Alcuni codici si riferivano ad apparati oramai non più in uso (Loran A e C o il Decca)

La parte dietro lo "slash" riguarda invece il tipo di trasponder:

  • N - Nessuno
  • A - Modo A (Indica la posizione del velivolo)
  • C - Modo C (Trasmette la quota del velivolo)
  • S - Modo S (trasmette posizione, quota ed identificazione - lavora su TCP-IP)
  • X - Modo S senza identificazione e livello di volo
  • P - Modo S senza identificazione
  • I - Modo S senza livello di volo
La "categoria di scia" riguarda invece il tipo di turbolenza che produce il nostro velivolo.
Come si vede nella figura accanto (e come abbiamo visto nelle dispense di STA relative alla resistenza di forme e indotta) un velivolo a bassa velocità (e in atterraggio e decollo tutti i velivoli volano lenti) produce dei vortici piuttosto importanti per la tendenza dell'aria a pressione più alta sotto il ventre a passare sopra il dorso dell'ala dove vi è la depressione che genera la portanza.
Velivoli con categorie di scia diverse (ovviamente più sono grossi e più turbolenza generano, e più siamo piccoli e maggiore è la sensibilità alla turbolenza del nostro aereo) devono mantenere tra loro separazioni importanti.

Per evitare pericoli un velivolo con categoria di turbolenza L che decolli dietro un categoria H (o J) deve attendere almeno 5 minuti e poi fare in modo di non attraversare comunque la traiettoria del velivolo che l'ha preceduto (stacca prima e vira prima di attraversarne la scia).

QUANDO SI DEVE PRESENTARE IL PIANO DI VOLO

Il piano di volo è un documento che "informa" il sistema di assistenza al volo del fatto che un certo aeromobile ha intenzione di fare una certa rotta ad una certa ora.
Ovviamente dovrà essere presentato ogni qualvolta ci si intende avvalere di un qualche servizio di assistenza, non avrebbe senso per voli locali come ad esempio i "tocca e vai" tipici delle prime lezioni di volo.
Secondo ICAO (convenzioni internazionali) il piano di volo va presentato:
  • Per qualsiasi volo in cui si intenda usufruire di un servizio di controllo (quindi sicuramente tutti i voli che interessano una TMA)
  • Per qualsiasi volo IFR condotto entro spazi aerei a servizio consultivo (in Italia non ne esistono più, sono le aerovie in classe F);
  • Per qualsiasi volo entro aeree o lungo rotte designate, quando così richiesto dalla competente autorità per assicurare più agevolmente i servizi di informazione, di allarme, e di ricerca e soccorso;
  • Per qualsiasi volo entro aree o lungo rotte designate, quando così richiesto dalla competente autorità per facilitare il coordinamento con i reparti militari appropriati o con gli enti ATS degli stati confinanti, al fine di evitare possibili interventi di intercettazione a scopo di identificazione;
  • Per qualsiasi volo che attraversa i confini di stato.

In Italia è necessario presentare un piani di volo:

  • Per voli IFR (se voli IFR ovviamente usufruisci del servizio controllo del traffico aereo)
  • Per voli VFR che attraversano confini FIR internazionali (se passi da una FIR ad un'altra FIR devi darne preventiva comunicazione);
  • Per voli VFR condotti all'interno di, o diretti verso spazi aerei di classe C e D (quindi se interessi una TMA);
  • Per voli VFR con decollo o atterraggio su aeroporti sede di enti ATS;
  • Per il VFR notturno.

Non è obbligatorio:

  • Per voli VFR degli aeromobili che operano di giorno con origine e destinazione nel territorio nazionale, senza scalo intermedio in territorio estero, purché l'aeromobile sia munito di idoneo apparato trasmittente per la localizzazione di emergenza (ELT);
  • Per voli VFR che decollano ed atterrano sullo stesso aeroporto non sede di ente ATS (tipici voli scuola "tocca e vai");
  • Per voli VFR che decollano da aeroporto non sede di ATS e sono diretti su aeroporto non sede di ente ATS ed il cui volo si svolga in spazio aereo di classe E e G;
  • Per voli VFR notturni che effettuano voli locali in continuo contatto radio con lo stesso ente ATS dell'aeroporto interessato.

Il piano di volo deve essere presentato:

  • Almeno 3 ore prima dell'EOBT (Estimated Off Block Time) per i voli IFR e misti;
  • Almeno 60 minuti prima dell'EOBT per i voli VFR e VFR notturni;
  • Senza limiti di tempo per voli di ricerca e soccorso, sanitari e di capi di Stato.
 
 
 
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