In questo capitolo vediamo quali sono i principali titoli aeronautici e 
		quali sono le differenze relative nella regolamentazione EASA (CE) e in 
		quella FAA (USA). 
				Intanto chiariamo che la licenza di volo EASA permette di volare 
				in USA tanto quanto la licenza di volo FAA permette di volare in 
				Europa. 
				La differenza sta nel velivolo che si pilota. 
				Con una licenza EASA non posso pilotare un velivolo americano 
				(quelli con la "N" come prima lettera identificativa), mentre 
				con una licenza FAA non posso pilotare velivoli europei. 
				In genere non vi sono grosse difficoltà nella conversione di una 
				licenza privata PPL (ma si potrebbe perdere molto tempo per le 
				immancabili lungaggini burocratiche) da EASA a FAA, qualche ostacolo in più, per 
				ragioni "protezionistiche" invece si possono incontrare nella 
				conversione delle licenza professionali. 
				Un po' più complicato è il passaggio contrario(si potrebbe 
				perdere molto tempo per le immancabili lungaggini burocratiche) , da FAA ad EASA, 
				ma in genere è sempre possibile. | 
				
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			 PILOTA DI 
			ALIANTE  | 
           
          
            La licenza di pilota di aliante da la possibilità di 
			volare con velivoli privi di motore. 
			I vantaggi sono: 
			
				- Economicità - nella maggior parte dei club volovelistici si 
				paga una quota annuale che da diritto all'uso dei velivoli 
				comuni e poi ad ogni volo si paga solo il "traino" in quota 
				(oggi si circa 50 - 60 €).
 
				Con un traino quindi un buon pilota può volare anche diverse 
				ore. Non è raro decollare a metà mattinata e rientrare nel tardo 
				pomeriggio. IL mantenimento della licenza comporta volare almeno 
				13 ore all'anno, considerando che una volta acquisita una certa 
				esperienza un volo può tranquillamente protrarsi per 4 o 5 ore 
				il mantenimento di solito non è un problema. 
				- Formazione - Mentre un velivolo a motore sostanzialmente 
				vola uguale sia dritto che storto, basta dare un po' più di 
				manetta, un aliante se condotto male inesorabilmente "scende". 
				Quindi un pilota d'aliante è obbligato ad imparare a "tenere 
				l'aereo" con perizia e vede la differenza tra il "buono" e il 
				"mediocre", è quindi stimolato a imparare molto più che un 
				pilota PPL.
 
				- E' uno "sport", e come tale si presta a gare, raduni, voli 
				in gruppo. Questo è un lato di questa attività da non 
				sottovalutare. Troppo spesso ho visto piloti PPL precoci (16 
				anni) abbandonare l'attività già a 20 perché sostanzialmente non 
				sapevano cosa farsene (ovviamente parliamo di piloti che non 
				avevano proseguito nella carriera professionale).
 
			 
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			Per contro la licenza di pilota di aliante non ha alcuno sbocco 
			professionale e non è propedeutica (se non per il bagaglio 
			d'esperienza personale del pilota, che io non sottovaluterei) al 
			conseguimento delle successive licenze professionali. 
			Personalmente vedrei questa attività come un ottimo inizio per chi 
			vuole e può approcciarsi a questo mondo già in giovane età (età 
			minima 16 anni, come per il PPL), permettendo di accumulare un buon 
			bagaglio di esperienza con poca spesa. 
			Per capirci, chi vola in aliante paga solo il traino, per cui più 
			sta in aria e meglio ha fatto fruttare la spesa, chi vola a motore 
			dal momento che stacca le ruote da terra vede scorrere ogni minuto 
			come un "tassametro" e quindi l'approccio può essere decisamente 
			diverso. 
			Il corso per il conseguimento della licenza consta di 20 ore di volo 
			e un corso teorico. Il costo mediamente si aggira sui 2500 - 3000 €. 
			Dopo i 18 anni si possono pilotare velivoli biposto e quindi 
			trasportare un passeggero. 
			Non esiste alcuna forma di remunerazione possibile se non come 
			istruttore. 
			Sia FAA che EASA non ci sono sostanziali differenze. | 
           
         
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			 PILOTA PRIVATO 
			DI VELIVOLO (PPL)  | 
           
          
            
			E' la licenza base da cui è obbligatorio partire per poter pilotare 
			un aeroplano. 
			Se si vuole diventare piloti professionisti bisogna necessariamente 
			partire da questa licenza. 
			Il corso PPL consta di 45 ore di volo e di un corso teorico. Il 
			costo può variare notevolmente da aeroclub ad aeroclub e dipende 
			principalmente dal tipo di aeroporto su cui si opera (tasse 
			aeroportuali) e dal tipo dei velivoli utilizzati.
				
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					P 92 - Velivolo ad ala alta biposto. Nasce come 
					ultraleggero ma può essere immatricolato anche come 
					aeroplano in categoria normale. 
					Molto leggero e spartano ha un costo orario medio di 150 €. 
					In USA    #### | 
					
					
					CESSNA 152 - Velivolo ad ala alta biposto. E' un 
					velivolo molto diffuso, nasce nel 1958 come addestratore 
					basico ed è in assoluto l'addestratore più diffuso nel 
					mondo. 
					Molto leggero e spartano ha un costo orario medio di 150 €. 
					In USA da 90 a 120 $ | 
					
					PIPER PA 
					28 - Velivolo ad ala bassa quattro posti. E' molto 
					diffuso, praticamente presente in tutti gli aeroclub. Oltre 
					ad essere utilizzato per l'addestramento è utilizzato per il 
					volo turistico o per l'aerotaxi (non in Italia, ma nei paesi 
					aeronauticamente evoluti). 
					Costo orario medio da 190 a 250 €. 
					In USA da 120 a 160$ | 
				 
				
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					SOCATA TB-9 TAMPICO - Velivolo ad ala bassa quattro 
					posti. E' stato scelto dall'Aeroclub d'Italia quale 
					addestratore basico in sostituzione del vecchio P66-C.  
					Costo orario medio da 190 a 250 €. 
					In USA    #### | 
					
					
					CESSNA 172 - Velivolo ad ala alta quattro posti. Nasce 
					nel 1950 ed è stato senz'altro il velivolo più diffuso e 
					maggiormente utilizzato come addestratore nel mondo. Oggi se 
					ne trovano in giro sempre meno esemplari, nonostante costi 
					poco ed abbia una grande capacità di carico e spazio in 
					cabina. 
					Costo orario sui 180 €. 
					In USA da 110 a 150 $. | 
					
					
					PIPER PA 18  SUPER CUB - Velivolo ad ala alta, due 
					posti in tandem. Carrello classico (ruotino posteriore). 
					Non è un velivolo da scuola vero e proprio, ma se presente 
					nella flotta dell'aeroclub è un'esperienza che vale la pena 
					fare, magari anche prima di prendere il PPl. 
					Dovrebbe costare comunque meno degli altri ed è decisamente 
					più complesso da pilotare in atterraggio e decollo. Volare 
					un tail dragger vuol dire imparare ad utilizzare la 
					pedaliera e guadagnare una sensibilità alla cloche che con 
					il carrello triciclo, più facile, non viene valorizzata. 
					Costo orario inferiore a 150 € in USA siamo sui 60 $ | 
				 
			 
			
				
					Grossolanamente si può dire che la spesa 
					varia dai 10 ai 15.000 €. 
					Il mantenimento comporta 12 ore di volo /anno di cui una  con un istruttore (in realtà il rinnovo si fa ogni due 
					anni, pertanto le 12 ore e il volo con l'istruttore sono 
					obbligatori solo nel secondo anno). 
					Per chi comincia a volare però 12 ore sono un'attività meno 
					che minima, che non garantisce l'allenamento necessario al 
					volo in sicurezza. Per essere realistici occorre mettere in 
					conto almeno una ventina di ore/anno per i primi due o tre 
					anni.  
					Queste non sono un problema per il pilota che volendo 
					continuare nella carriera dopo la licenza PPL opererà per la 
					licenza CPL, e quindi volerà ben oltre tali limiti. 
					Diventa invece un incubo per chi ha la licenza, la vuole 
					mantenere, ma di fatto non ha una vera e propria attività da 
					svolgere.  
					Anche per il PPL non vi sono grosse differenze tra EASA e FAA, 
					però sono abbastanza da rendere necessaria una "conversione" 
					che potrebbe non essere semplicissima. 
					Nelle scuole USA è oggi quasi sempre possibile prendere la 
					licenza FAA insieme alla licenza EASA. 
					Con la licenza di pilota privato si può inizialmente 
					pilotare un velivolo che abbia un singolo motore a pistoni (SEP 
					- Single Engine Piston) in VFR (Visual Flight Rules - cioè 
					volo a vista), successivamente si possono ottenere le 
					seguenti abilitazioni:
						
							
							  | 
							
							 
							VFR NOTTURNO  | 
						 
						
							E' un'abilitazione che permette di 
							volare anche durante le ore notturne, sempre in 
							condizioni di ottima visibilità. 
							Per ottenere la qualifica al volo VFR/N occorre 
							aver 
							seguito un corso teorico pratico approvato dall’ENAC, che preveda 
							3 ore di volo a doppio comando ed 1 di navigazione 
							più una navigazione a doppio comando di almeno 50 
							miglia nautiche, 5 decolli e 5 atterraggi con 
							arresto completo del motore (non touch and go). 
							Per mantenere l'allenamento (cioè la possibilità di 
							volare in VFR notturno con passeggeri a bordo) 
							occorrono almeno 3 atterraggi e 3 decolli in VFR/N 
							negli ultimi 90 giorni. 
							L'abilitazione si può conseguire anche durante 
							l'addestramento per la licenza PPL. 
							Nota: non tutti gli aeroporti accettano il VFR 
							notturno. Ad esempio su Genova non si può fare. | 
						 
						
							
							Per il mantenimento della qualificazione VFR/N 
							occorre una attività minima annua di 5 decolli e 5 
							atterraggi e una navigazione (decollo e atterraggio 
							su aeroporti diversi). 
							In USA si può volare di notte senza una particolare 
							abilitazione. Bastano paio di voli a discrezione 
							dell'istruttore e non occorre nessun allenamento. Si 
							vola in VFR/N su tutti gli aeroporti. In genere 
							basta entrare in frequenza e premere il pulsante "Push 
							to talk" (cioè emettere la portante) per attivare 
							l'accensione automatica delle luci a bordo pista. 
							(con due colpi si spengono) | 
						 
						
							
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							IFR - volo strumentale  | 
						 
						
							L'abilitazione al volo strumentale (IR - 
							Instrumental Rules) si ottiene con un corso 
							specifico e con almeno 150 ore di volo come pilota 
							responsabile. 
							L'abilitazione IFR vuol dire poter volare in 
							condizioni di visibilità ridotta su aeroporti 
							qualificati. 
							Ma non solo. 
							Nel volo a vista (VFR) è il pilota a dover mantenere 
							la separazione dagli altri velivoli, mentre nel volo 
							strumentale (IFR) mantenere i velivoli separati tra 
							loro è compito dell'operatore di torre. 
							Questo, in pratica, vuol dire che un aeroporto 
							trafficato da voli commerciali, come potrebbe essere 
							Linate o Malpensa, tutti rigorosamente IFR anche con 
							visibilità ottima, può avere difficoltà ad inserire 
							un traffico VFR. 
							Addirittura potrebbe non accettare un traffico VFR. 
							In questo caso l'abilitazione IFR è lì'unico modo 
							per poter atterrare su questi aeroporti. | 
						 
						
							
							Mentre chi vola per divertimento difficilmente trova 
							utile questa qualifica, per chi ha un brevetto 
							commerciale è praticamente irrinunciabile. 
							Il fatto che sia richiesto lo stesso numero di ore 
							anche per il conseguimento della licenza CPL fa si 
							che per lo più l'abilitazione strumentale si abbini 
							proprio al conseguimento della CPL. | 
						 
						
							
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							Traino alianti  | 
						 
						
							Con il PPL e 100 ore di volo è possibile 
							conseguire l'abilitazione al traino alianti. 
							Occorrono un paio di voli come pilota a bordo di un 
							aliante trainato (con istruttore a bordo 
							dell'aliante - chi ha la licenza di volo a vela 
							ovviamente è esentato) e 10 traini eseguiti sotto la 
							supervisione di un istruttore. 
							5 a doppio comando e 5 da solisti. 
							Normalmente è un modo per "fare ore" senza spendere 
							(essendo un servizio per gli aliantisti, in tutti i 
							club di volo a vela il pilota non paga le ore volate 
							per trainare). 
							Meno valido di quanto si pensi, visto che un traino 
							in realtà dura un media di 10-12 minuti e in una 
							giornata difficilmente si riescono a fare più di 6/8 
							traini. 
							Questo soprattutto perché, anche dove si vola 
							parecchio, non si è soli e quindi si devono 
							dividere i voli con altri piloti. | 
						 
						
							
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							Lancio Paracadutisti  | 
						 
						
							Con almeno 200 ore di volo si 
							può conseguire l'abilitazione al lancio 
							paracadutisti. 
							Per fare ciò occorre un'attività specifica che può 
							essere eseguita anche semplicemente in coppia con un 
							pilota abilitato. 
							In pratica bisogna accompagnare il pilota per 5 
							lanci e pilotare l'aereo con un pilota abilitato a 
							bordo per altri 5. 
							Ovviamente per eseguire lanci con uno specifico 
							aereo, ad esempio un velivolo equipaggiato con 
							motore a turbina come il Pilatus PC6, occorre avere 
							l'abilitazione specifica a quella classe di 
							velivolo. 
							Anche questa è un'attività che non può essere 
							remunerata con una licenza PPL, ma può essere utile 
							ad accumulare ore di volo senza doverle pagare. 
							L'abilitazione al Pilatus PC-6 costa mediamente 
							6/7000 €. 
							E' frequente che i club di paracadutisti richiedano 
							un'esperienza superiore alle 400 ore di volo. | 
						 
						
							
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							Aviosuperfici segnalate  | 
						 
						
							Le aviosuperfici segnalate sono 
							di fatto dei piccoli aeroporti con superfici in erba 
							o terra battuta dotate di cinesini che ne delimitano 
							la pista e in genere di un minimo di infrastrutture 
							(hangar, stazione radio "biga", manica  a 
							vento). 
							Per operare su queste superfici non occorre in 
							realtà un'abilitazione specifica, ma occorre aver 
							eseguito almeno 5 decolli e 5 atterraggi su 
							aviosuperfici in compagnia di un pilota istruttore o 
							comunque esperto. 
							Occorre inoltre aver eseguito almeno 5 decolli e 5 
							atterraggi su aviosuperfici negli ultimi 90 giorni.  | 
						 
						
							
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							Aviosuperfici non segnalate a fondo innevato  | 
						 
						
							Oltre alle aviosuperfici segnalate si può 
							operare anche su terreni non preparati, ad ovvia 
							condizione che ce ne sia la possibilità tecnica. 
							Le aviosuperfici si dividono quindi in 
							
								- Aviosuperfici segnalate (per le quali non 
								occorre abilitazione specifica)
 
								- Aviosuperfici segnalate in pendenza
 
								- Aviosuperfici non segnalate
 
								- Aviosuperfici non segnalate in pendenza
 
								- Aviosuperfici a fondo innevato o ghiacciato
 
								- Aviosuperfici in pendenza a fondo innevato o 
								ghiacciato
 
							 
							   | 
						 
						
							| 
							 Per poter operare su un'aviosuperfice 
							non segnalata a fondo innevato (un ghiacciaio di 
							montagna) occorre una specifica abilitazione che si 
							può conseguire oggi presso l'Aeroclub 
							di Aosta o l'Aeroclub 
							Belluno, avere il permesso del proprietario o 
							gestore del terreno e darne comunicazione prima del 
							decollo all'autorità responsabile (normalmente la 
							stazione dei Carabinieri più vicina) a mezzo fax. 
							Per il corso occorrono almeno 150 ore di volo come 
							pilota responsabile. 
							Il corso per le aviosuperfici in pendenza (AP) a 
							fondo innevato non è particolarmente costoso o 
							oneroso in quanto il velivolo utilizzato, per lo più 
							il Piper PA 18 Super Cub è un velivolo semplice e 
							relativamente economico. 
							Spesso però le maggiori difficoltà il pilota allievo 
							le incontra nell'atterrare  e decollare con un 
							velivolo a carrello classico (ruotino posteriore). 
							Se intenzionati a fare questa abilitazione potrebbe 
							essere conveniente fare prima, magari in un 
							aeroporto locale, un po' di attività con il tail 
							dragger.  | 
						 
						
							
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							Idrovolante  | 
						 
						
							Rientra nelle 
							abilitazioni per "classi" di velivoli. 
							In Italia l'unico aeroclub che opera con idrovolanti 
							è
							
							l'aeroclub di Como. 
							Presso l'aeroclub è possibile ottenere direttamente 
							la licenza PPL su idrovolante (in questo caso sarà 
							poi necessaria l'abilitazione alla "classe" velivolo 
							terrestre per poter operare su aeroporti) oppure 
							l'abilitazione alla "classe" SEP/SEA - Idrovolante 
							monomotore successivamente al conseguimento della 
							licenza. 
							Il corso comprende una parte teorica ed una pratica 
							per un minimo di 8 ore complessive. 
							In Italia tutti i bacini interni sono classificati "idrosuperfici" 
							e quindi, stante la possibilità tecnica e avendo 
							ottenuto l'autorizzazione dal gestore (normalmente 
							la Capitaneria di Porto), è possibile ammarare 
							praticamente ovunque. 
							Per ovvie ragioni di sicurezza è però in genere 
							vietato operare durante il periodo estivo, quando 
							gli specchi d'acque sono trafficati da natanti di 
							vario genere e da bagnanti. | 
						 
						
							
							  | 
							
							 
							Volo acrobatico  | 
						 
						
							Con almeno 100 ore 
							di volo come pilota responsabile si può seguire un 
							corso per ottenere l'abilitazione al volo 
							acrobatico. 
							Il corso consta di 10 ore di teoria e 10 di volo. 
							Il velivolo più utilizzato nelle scuole italiane è 
							il CAP 10, costo orario medio 250 €. 
							Come per i velivoli utilizzati per il volo in 
							montagna anche il CAP 10 è un carrello "classico" (Tail 
							Dragger), pertanto oltre alle ore di addestramento 
							al volo acrobatico vero e proprio occorre, per chi 
							non ne ha familiarità, anche un addestramento 
							specifico all'atterraggio e al decollo con questo 
							tipo di velivolo. | 
						 
						
							
							  | 
							
							 
							Istruttore di volo  | 
						 
						
							Da quando in Italia è recepita 
							la normativa europea EASA, è possibile fare 
							l'istruttore di volo anche con la licenza di pilota 
							privato PPL. 
							Per conseguire la licenza di istruttore occorre 
							avere all'attivo almeno 200 ore di volo, aver 
							superato la parte teorica dell'esame per la licenza 
							commerciale CPL e seguire un corso specifico presso 
							un ATO abilitato. 
							Il corso comprende 10 ore di volo d’istruzione 
							strumentale delle quali non più di 5  possono essere 
							di volo strumentale a terra su allenatore per le 
							procedure di volo o simulatore; 20 ore di 
							navigazione come pilota responsabile, incluso un 
							volo di 300 NM (540 Km) con due atterraggi, con 
							completo arresto del motore, in due differenti 
							aeroporti | 
						 
						
							
							  | 
							
							 
							Abilitazione per classi di velivoli 
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							Le abilitazioni per classe comprendono: 
1) aeroplani monomotore (SEP)
2) idrovolanti monomotore (SEP/SEA)
3) aeroplani plurimotore (MEP)
4) idrovolanti plurimotore (MEP/SEA)
5) aeroplani monomotore a turbina (SET)
6) aeroplani plurimotore a turbina (MET)
7) idrovolanti monomotore a turbina (SET/SEA)
8) idrovolanti plurimotore a turbina (MET/SEA) 
							
							 | 
						 
						
							
							Nell'ambito dell'abilitazione per classe possono  essere  previste sottoclassi e può,  inoltre,  essere  previsto  un  limite  di  peso massimo al decollo.
							 
							L'abilitazione per classe può essere rilasciata solamente per gli aeromobili certificati per un solo pilota. 
							Come per le altre abilitazioni è necessario 
							mantenere un allenamento costante o queste decadono. | 
						 
						
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							Abilitazione per tipi di velivoli 
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							L'abilitazione per tipo e' prescritta per i velivoli certificati per più di un pilota o ad alte prestazioni (HPA); sebbene sia possibile ottenerla anche con la licenza PPL normalmente ha poco senso.
Le abilitazioni per tipo "Type Rating" consentono di svolgere le funzioni di pilota responsabile o di copilota su un particolare tipo di velivolo.
Richiedono l'abilitazione per tipo in pratica tutti i velivoli a getto. 
							 | 
						 
						
							
							  
							
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							Abilitazione allo svolgimento di attività agricola  | 
						 
						
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								L'abilitazione allo svolgimento di attività 
								aerea agricola autorizza il titolare a 
								svolgere tale specifica attività 
								con velivoli certificati allo scopo. 
							
								Per 
								ottenere l'abilitazione in Europa occorre la 
								licenza CPL (commerciale). In USA è possibile 
								esercitare questa attività anche con la licenza 
								PPL. 
								Nota: Se vi trovate in USA con la vs. licenza di 
								volo europea EASA potete farvi "convertire" la 
								licenza in FAA:. Su tale licenza però sarà 
								esplicitamente indicato che NON potete svolgere 
								lavoro agricolo. 
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			 LICENZA DI 
			PILOTA COMMERCIALE DI VELIVOLO (CPL)  | 
           
          
            
			
				
					
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							Quale premessa, 
							ovvia ed irrinunciabile, per qualsiasi livello di 
							lavoro aereo si voglia affrontare, c'è l'ottima 
							conoscenza della lingua inglese. 
							Senza questa competenza è praticamente impossibile 
							poter sperare di trovare un lavoro come pilota a 
							qualsiasi livello.  
							Per questo d'ora in avanti l'inglese  "fluente" 
							non verrò citata come competenza necessaria ma viene 
							sempre sottintesa. | 
							
							  | 
							
							  | 
						 
						
							Per poter svolgere lavoro aereo 
							occorre conseguire la licenza di pilota commerciale 
							CPL. Questa può essere "limitata" se non è abbinata 
							alla abilitazione al volo IFR o illimitata CPL-IR se 
							invece si consegue anche questa abilitazione. 
							La licenza CPL è uno step obbligato per poter essere 
							pagati per volare. 
							Potrebbe essere anche un punto di arrivo per il pilota se 
							la nostra intenzione non è volare in linea. Potrebbe 
							esserlo, se non fosse che in genere, anche per 
							lavori per cui sia sufficiente la licenza CPL, le 
							aziende spesso richiedono o se volete preferiscono piloti con la licenza ATPL, magari "frozen". 
							Esiste tutta una serie di possibili impieghi, che in 
							genere vengono indicati con attività di "Terzo 
							Livello" in quanto in passato, quando esistevano 
							ancora i "brevetti", si potevano svolgere appunto 
							con il brevetto di "terzo grado" (il primo era un 
							brevetto che abilitava a volare da soli, esisteva 
							solo in Italia, poi c'era il secondo grado che 
							equivaleva all'attuale PPL e quindi il terzo grado 
							che corrispondeva al CPL). 
							Il volo di terzo livello può essere appagante quanto 
							e forse anche più del volo in linea. Dipende molto 
							anche dal carattere del pilota, per uno "spirito 
							libero" fare il "bush pilot" o aerotaxi, aero 
							ambulanza, o essere il pilota personale di un VIP 
							potrebbe anche essere preferibile a quello che 
							potrebbe essere magari un po' forzatamente definito 
							il "tran tran" del pilota di linea. | 
						 
					 
					 | 
				 
				
					| 
					 Il mercato del lavoro aeronautico, però, si 
					"scontra" con quello che in ogni altra attività sembrerebbe 
					un assurdo. 
					E cioè, visto che per avanzare nelle qualifiche occorre 
					accumulare ore di volo, ci sono moltissimi piloti che sono 
					disposti a lavorare anche con stipendi molto bassi, quando 
					non addirittura gratis, quando (e non è così assurdo come 
					sembra) non siano disposti anche a pagare. 
					Gli impieghi classici del CPL sono attività quale traino 
					striscioni, sorveglianza antincendio, aerotaxi, attività 
					agricola, fotogrammetrie aeree ...  
					Non è difficilissimo lavorare, ma è difficile farsi pagare 
					il giusto... E spesso il pilota CPL si trova a volare da 
					solo, deve cioè arrangiarsi e mandare avanti il compito che 
					gli hanno assegnato da solo. 
					Volando in linea invece si comincia sempre affiancando un 
					comandante esperto, e quindi sostanzialmente si fa una vita 
					più tranquilla. 
					Differente è la situazione in USA, dove non esiste la figura 
					di ATPL "frozen". 
					Negli USA per poter volare secondo FAR 121 (trasporto 
					passeggeri) anche se seduti a destra, occorre una licenza 
					ATPL completa delle 1500 ore di volo. 
					E' quindi prassi normale, ottenuto il CPL, fare training per 
					raggiungere le 1500 ore come pilota commerciale, e solo dopo 
					ci si può immettere sul mercato di linea. 
					Da notare che le realtà variano in continuazione. In USA, ad 
					esempio, dopo un periodo in cui volare non era più un lavoro 
					abbordabile, oggi il mercato è invece fortemente in 
					espansione, e c'è quindi grosso bisogno di piloti. 
					Questa realtà può variare da un momento all'altro e per 
					ragioni anche non necessariamente "commerciali". 
					Ad esempio con l'undici settembre c'è stato un enorme calo 
					nel mercato del volo di linea, ma contemporaneamente si è 
					ampliato quello dei piloti executive (i manager non 
					prendevano più l'aereo di linea e quindi avevano bisogno di 
					un velivolo aziendale)  | 
				 
				
					
							  | 
					
					Pilota istruttore | 
				 
				
					| 
					 E' di gran lunga l'attività più praticata 
					dal pilota con CPL, spesso con l'intenzione di "fare ore" 
					per poi arrivare a diventare pilota di linea. 
					Se si è all'interno di una scuola di volo è abbastanza 
					normale (specie in USA) unire le due attività di "allievo" 
					ATPL e contemporaneamente "istruttore" CPL. 
					In questo modo ci si mantiene e ci si pagano gli esami 
					teorici per l'ATPL, mentre si continua  a fare attività 
					di volo e si accumulano ore. 
					Per diventare istruttori, oltre alla licenza commerciale 
					occorre superare un corso specifico. 
					Se si opera nell'ambito di una scuola di volo non è 
					infrequente che il costi del corso vengano sostenuti dalla 
					scuola stessa e poi ripagati successivamente in "natura" una 
					volta diventati istruttori. 
					E' un'attività molto semplice, soprattutto perché non 
					bisogna cercare al di fuori della stessa scuola che si sta 
					frequentando. Per contro l'istruttore, continuando a volare 
					su velivoli "semplici", al raggiungimento delle 1500 ore è 
					poco "appetibile" dal mercato (non ha esperienza su velivoli 
					ad alte prestazioni).  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Bush Pilot | 
				 
				
					| 
					 Il bush pilot, letteralmente "pilota di 
					cespugli" è un pilota che opera su aviosuperfici non 
					preparate o addirittura occasionali. 
					I più noti sono i
					
					bush pilot alaskiani. 
					In Italia il mercato del bush pilot è inesistente, ma 
					Africa, Sudamerica, Asia e Canada/Alaska offrono invece 
					buone opportunità. 
					E' una vita ovviamente avventurosa, non necessita di 
					particolari abilitazioni (basta il CPL, ovviamente sarà 
					opportuno convertirlo in FAA o meglio ancora conseguirlo 
					direttamente in versione FAA negli USA).  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Aerotaxi | 
				 
				
					| 
					 Il pilota di aerotaxi di fatto è il vero e 
					proprio "terzo livello" di una volta. 
					Le qualifiche richieste dipendono dalla compagnia di 
					aerotaxi e dal velivolo utilizzato. 
					In via teorica basta il CPL-IR (cioè illimitato, licenza di 
					pilota commerciale più abilitazione IFR) ma molte compagnie 
					richiedono l'ATPL o almeno l'ATPL frozen. 
					Essendo attività commerciali private non esiste un vero e 
					proprio standard, sebbene, ovviamente, le compagnie tendano 
					a scegliere piloti con maggiore esperienza. 
					Spesso in questi casi un pilota con l'ATPL frozen, magari 
					con le sole 200 ore minime da meno garanzie di un CPL con 
					6000 ore di volo. 
					Per contro il ragazzino con l'ATPL frozen, come già 
					ricordato, ha meno pretese economiche del quarantenne con le 
					6000 ore ...  
					In USA, come già detto, è un lavoro da CPL-IR.  | 
				 
				
					
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							Attività agricola | 
				 
				
					| 
					 E' un'attività praticamente inesistente in 
					Italia.  
					In USA è praticata con il solo PPL.  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Traino striscioni e 
					sorveglianza antincendio | 
				 
				
					| 
					 Il traino striscioni e la sorveglianza 
					antincendio sono attività prettamente stagionali, 
					normalmente mal pagate, ma permettono di accumulare un 
					notevole numero di ore di volo. 
					Per il traino striscioni occorre una specifica abilitazione, 
					mentre per l'attività di sorveglianza antincendio non 
					occorre nessun particolare titolo. 
					A rigore sarebbe sufficiente il PPL se non fosse che, come 
					già detto, con il PPL non si può essere retribuiti, e quindi 
					neanche operare, seppure ad eventuale titolo gratuito, per 
					organizzazioni commerciali. Cioè non si può fare lavoro 
					aereo.  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Attività di spegnimento 
					incendio | 
				 
				
					| 
					 Per pilotare il Bombardier 415 - 
					Biturboelica anfibio utilizzato nella lotta antincendio, a 
					tutti noto come Canadair (era il nome della ditta che lo 
					produceva, ma che è chiusa da tempo), occorre superare una selezione per 
					accedere alla quale occorrono 1000 ore di volo e licenza ATPL "frozen". 
					Superata la selezione occorre fare il passaggio macchina (type 
					rating) che non è detto venga pagato dalla ditta 
					appaltatrice. 
					Attualmente la competenza del soccorso e della lotta 
					antincendio è passata dalla Protezione Civile ai Vigili del 
					Fuoco - a compagnia (privata) che gestisce velivoli e piloti 
					è INAER . 
					In Italia vi sono alcuni equipaggi fissi, che operano 
					durante tutto l'anno, ma una buona parte viene assunta con 
					contratti stagionali solo durante la stagione calda.  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Corporate | 
				 
				
					| 
					 Il pilota "aziendale" è una figura 
					particolare. 
					Come ben si può immaginare il pilota aziendale ha un 
					rapporto esclusivo con l'azienda che lo assume, e anche i 
					parametri valutati variano da azienda ad azienda. 
					Per piccole realtà può essere sufficiente anche un CPL-IR, 
					ma per lo più vengono preferiti piloti di esperienza, quindi 
					ex ATPL (come già detto, non in USA). 
					Sono però realtà private, quindi anche un pilota giovane, 
					che sappia "vendersi", e magari raccomandato seriamente (la 
					raccomandazione non è necessariamente un valore negativo: se 
					chi "raccomanda" è serio e lo fa non sulla base di una 
					funzione clientelare, ma sulla base della effettiva 
					conoscenza e fiducia nell'elemento raccomandato, può essere 
					una via  preferenziale percorribile) può avere 
					possibilità di lavorare, specie in una realtà media o medio 
					grande, dove abbia la possibilità di fare esperienza al 
					fianco di un pilota più anziano. 
					Il problema del CPL, come già esposto, è proprio il fatto 
					che il pilota spesso opera in realtà piccole, e quindi da 
					solo. 
					Per questo un pilota senza esperienza potrebbe trovarsi in 
					difficoltà.  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Cargo | 
				 
				
					| 
					 Per volare trasportando merci può bastare il 
					CPL (piccoli trasporti in località particolari), ma per lo 
					più le richieste delle compagnie sono identiche a quelle per 
					il volo di linea.  
					Sulle macchine piccole (C206/402) si fanno più o meno sempre 
					le stesse rotte, con la possibilità di fare riferimento ad 
					una "base" 
					Su macchine grosse (B747,MD11,B757) la differenza la fa la 
					compagnia. In compagnie grandi quali FedEx o UPS la vita non 
					è dissimile da quella di un pilota di linea. Per compagnie 
					più piccole è una via di mezzo tra il pilota di linea e il 
					pilota aziendale. 
					La Atlas ha turni di 17 giorni consecutivi, uno schedule che 
					cambia continuamente, presenza mondiale (esci di casa 
					pensando di andare in Sudamerica e ti ritrovi in Alaska) Non 
					hai assistenti di volo o i 450 passeggeri e le loro 
					esigenze. 
					In Europa compagnie cargo sono TNT, CargoLux, LH Cargo, 
					AirFrance Cargo, KLM, le prime fanno solo cargo, le altre 
					hanno flotte miste. 
					In USA si vola cargo col CPL a condizione che il tipo di 
					volo non ricada nelle direttive FAR 121.  | 
				 
				
					
					  | 
					
					Linee regionali | 
				 
				
					| 
					 Lavoro praticamente inesistente in Italia, è 
					invece molto sviluppato in USA ed è il tipico lavoro per i 
					piloti CPL in attesa di raggiungere le 1500 ore.. 
					I piloti regionali in genere sono pagati poco e sfruttati 
					molto. Per questo non è difficile trovare un impiego che può 
					servire a fare ore (ed è per questo che i piloti vengono 
					pagati poco). 
					Spesso però sono esperienze che corrono il rischio di 
					diventare definitive, perché, come già detto, le grosse 
					compagnie di linea preferiscono attingere direttamente dalle 
					scuole di volo.  | 
				 
				
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					 LICENZA 
					DI PILOTA DI LINEA (ATPL)  | 
				 
				 
			
				
					
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					Per ottenere la licenza di pilota di linea ATPL 
					occorrono 1500 ore di volo. 
					Come sempre questo è l'ostacolo più oneroso. 
					Esiste però la possibilità di ottenere la sola licenza di 
					ATPL "frozen" (congelata) che si ottiene dopo aver superato tutti i test teorici relativi. 
					Con l'ATPL frozen è possibile "sedersi sul seggiolino di 
					sinistra" di un aereo di linea e quindi, di fatto, 
					cominciare il training in linea per raggiungere le 1500 ore, 
					poter dare l'esame pratico e quindi diventare comandante 
					ATPL "unfrozen". 
					Il costo, conseguito da zero ore ad ATPL frozen presso una 
					scuola di volo in Italia è di circa 50/60.000 € - Su 
					internet si trovano scuole (Est europeo) che permettono di 
					ottenerlo con poco più di 35.000€. 
					Nello scegliere eventualmente la scuola di volo a cui 
					affidarsi, però, oltre alla valutazione economica, è bene 
					indagare su quali "contatti" la scuola ha presso le varie 
					compagnie aeree. 
					Questo perché l'ATPL frozen o unfrozen, da solo, vale poco. 
					Se non si viene inseriti in una compagnia il "titolo" da 
					solo non da da mangiare. 
					Molte scuole di volo (estere) garantiscono quasi al 100% 
					l'ingresso in una compagnia aerea
					che 
					può arrivare a pagare il typerating e offrire uno stipendio 
					decoroso sin dal primo giorno di lavoro, ma in genere hanno 
					costi ben superiori ai 60.000 € citati prima. 
					Ed è anche vero il "viceversa", e cioè che la maggior parte 
					delle compagnie aeree attingono il loro personale di volo 
					direttamente dalle scuole. 
					Anche una volta inseriti in una compagnia le cose variano da 
					compagnia a compagnia. | 
				 
				 
			
				
					Da valutare non è soltanto lo stipendio e la "base", cioè la 
					località dove occorrerà trasferirsi, ma anche il fatto che 
					la compagnia contribuisca o meno al conseguimento dei vari "typerating" 
					che necessitano per poter proseguire nella carriera. Un ordine di grandezza per lo stipendio (lordo) come 
					secondo ufficiale è di 60.000 €/anno, una volta diventati 
					primo ufficiale sempre indicativamente si può valutare uno 
					stipendio lordo di 72.000 €/anno. 
					Spesso lo stipendio dipende dalla base in cui si opera. Se 
					dovete vivere in Svizzera dove il costo della vita è più 
					alto, sarà alto anche lo stipendio. 
					Optando per una scuola low cost la preparazione può comunque 
					essere ottima, ma diventa più difficile poi inserirsi in una 
					compagnia. 
					In pratica l'unica compagnia che assume senza particolari 
					convenzioni con le scuole è Ryanair. 
					Ryanair fa spesso selezioni per piloti (questo in funzione 
					della domanda/offerta del mercato), dove più o meno un 
					pilota su due viene "preso" (attenzione, questo vuol dire 
					che uno su due viene scartato, e non è poi possibile 
					"ritentare"). 
					
					Easyjet ha attualmente in corso una campagna di espansione e 
					assume decine di nuovi piloti ogni anno. 
					Addirittura British Airways è arrivata a mettere inserzioni su 
					Facebook per la ricerca di nuovi piloti. 
					In questo momento (2019) la richiesta di piloti è superiore 
					all'offerta, pertanto la probabilità di non riuscire a 
					trovare posto in linea è molto bassa.  | 
					
					
					 | 
				 
			 
			
				
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					 LICENZA 
					MULTI PILOT (MPL)  | 
				 
				
					
					Questa è un nuovo tipo di licenza, voluto per lo più dalle 
					compagnie aeree asiatiche che hanno bisogno di tantissimi 
					piloti e non possono aspettare i tempi necessari alla loro 
					formazione. 
					In pratica è una licenza che abilita al volo di linea come 
					primo ufficiale (tipo l'ATPL frozen) ma solo con uno 
					specifico tipo di aereo e per una specifica compagnia. 
					Si ottiene in vario modo con pochissime ore di volo e molto 
					simulatore e occorre essere in pratica già "inquadrati" in 
					una compagnia. 
					In sostanza è la compagnia stessa che supervisiona 
					l'addestramento che è mirato alla condotta di un tipo 
					particolare di aereo e con le specifiche di quella 
					compagnia. 
					Il pilota MPL ottenuta la licenza può poi solo volare con 
					quell'aereo e con quella compagnia, non può, ad esempio, 
					farsi assumere da altri. 
					Non può nemmeno volare col Piper PA28 dell'aeroclub. 
					I vantaggi sono evidenti: il costo è praticamente zero (se 
					la compagnia paga l'addestramento) e vi è la certezza 
					matematica dell'impiego. 
					Per contro esistono già compagnie che lucrano su questa 
					licenza, facendola pagare all'allievo e non garantendo 
					nemmeno il posto a fine corso ... Come sempre occorre fare 
					attenzione e avere accordi ben definiti e chiari. 
					Gli svantaggi sono quelli elencati sopra: si vola solo con 
					la compagnia che ti ha addestrato, non c'è alcuna 
					possibilità di cambiare. | 
				 
				
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					 IL PEZZO 
					DI CARTA  | 
				 
				 
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			Nello scegliere la strada per arrivare ad un obiettivo, la prima 
			cosa da fare è IDENTIFICARE CHIARAMENTE L'OBIETTIVO. 
			Per un pilota il titolo in se, il "foglio di carta" NON E' 
			L'OBIETTIVO. 
			L'obiettivo è lavorare come piota. 
			L'ATPL frozen, in se, consta di una licenza CPL e di una serie di 
			esami orali per i quali uno, con tempo e volontà può anche 
			prepararsi per conto proprio, a costo se non zero molto basso. 
			Il punto è che se poi non trovo una compagnia che mi prenda in linea 
			del titolo non me ne faccio assolutamente nulla. 
			E questo vale anche per un eventuale ATPL "unfrozen", se comunque in 
			qualche modo riuscissi a raggiungerlo. 
			Quando si sceglie la via formativa che seguiremo, questo concetto 
			deve essere ben chiaro. 
			Io spero che anche chi ha scelto un corso nella scuola secondaria 
			per conseguire un diploma non lo abbia fatto per "il pezzo di 
			carta", ma per la preparazione personale e per la crescita che il 
			corso permette. 
			Noi non siamo il pezzo di carta che abbiano raggiunto, ma siamo la 
			nostra capacità di risolvere problemi, la nostra cultura, il nostro 
			linguaggio, le nostre competenze. 
			E questo in aeronautica è vero senza ambiguità. Il "foglio di carta" 
			non serve a nulla. Nessuna compagnia ci assumerà solo in base al 
			fatto che possediamo un titolo, ma vorrà garanzie sulle nostre 
			capacità. 
			Per lo più questo una compagnia lo fa affidandosi ad una particolare 
			scuola che garantisca uno standard addestrativo ed una selezione 
			coerente con le necessità della compagnia. 
			In pratica, come già detto, solo poche compagnie low cost non adottano questo standard. 
			Il "pezzo di carta" da solo non è nulla. Una scuola che non aiuti 
			(garantisca è una parola forte, ma alcune scuole lo fanno) 
			l'inserimento in una compagnia magari costa meno, ma il motivo è 
			che, sebbene il "pezzo di carta" ottenuto sia lo stesso, 
			l'addestramento sostenuto è diverso. Lungi dal sostenere che non sia 
			comunque qualificato, non è però quello richiesto dalle compagnie. 
			Il rischio è di arrivare ad avere un ATPL e poi aprire un ristorante. | 
           
          
            
			
				
					
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					Gli operatori di "diventa 
					pilota" si sono 
					specializzati proprio nel supporto agli allievi piloti nel 
					loro percorso formativo. 
					Agenti per scuole a livello europeo (Jerez, CAE Oxford) 
					assistono lo studente dal primo volo sino all'impiego. 
					Far capo a loro come riferimento per le nostre scelte può 
					essere un aiuto da non sottovalutare.   | 
					
					 COSA 
					FARE ADESSO  | 
					
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					Se la domanda è cosa fare per ora, da 
					giovani (tra i 16 anni e la maturità), il suggerimento 
					potrebbe essere, riguardo il volo, di considerare la 
					possibilità dell'aliante, economico e molto "formativo", 
					anche se non utile per la futura carriera. 
					Utilissimo e consigliatissimo è dedicarsi ad approfondire la 
					conoscenza dell'inglese, magari durante le vacanze estive, 
					con periodi prolungati all'estero (USA, UK, Malta). | 
				 
			 
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