PERSONALIZZAZIONE

Uno dei valori nella domotica è la caratteristica di semplificare la vita all'utente.
Sebbene chi progetta e distribuisce componenti domotici sia convinto che quello che "esce" da un touch screen sia semplice ed intuitivo, in realtà non è infrequente che chi lo deve usare sia soggetto a processi mentali differenti e ciò che sembra logico ed evidente ad un programmatore professionista può, raramente ma accade, essere "ostico e agnostico" per la signora Pina, casalinga di Voghera.
Se la signora Pina per poter utilizzare il suo nuovo impianto domotico deve leggersi un manuale di 135 pagine difficilmente andrà oltre le due o tre funzioni che a fatica l'installatore (posto che lui almeno il manuale lo abbia letto) sarà riuscito a spiegarle prima di andar via ...
Per comprendere cosa intendo, provate a fare un esame di coscienza : quanti hanno letto E IMPARATO il manuale di istruzioni dell'autoradio ?
Però questo, che può essere un limite per l'installatore poco evoluto, non lo deve essere quando l'impianto è progettato da un professionista.
E' proprio nella facilità di utilizzo e nella semplicità percepita dall'utente finale che sta il valore aggiunto che possiamo dare alla domotica.
Dopo aver progettato correttamente l'impianto, e quindi accertato che questo funzioni correttamente e svolga quelle automazioni che sollevano da attenzioni e dimenticanze l'utente, adesso vediamo come sia (quasi sempre) possibile modificare l'interfaccia (di solito sono piccoli elementi con schermi alfanumerici o touch screen) di comando e controllo del nostro impianto domotico.
Porto ad esempio un impianto da me realizzato con domotica BTicino.
E' una villa a tre piani dove, ad ogni piano, è stato installato un mini touch screen capace di fornire alcune indicazioni sullo stato di funzionamento dell'impianto e permette di comandare le funzioni che non è agevole richiamare con un semplice e anonimo pulsante.
Il touch screen originale (come è ovvio) deve poter essere utilizzato su qualsiasi impianto e di conseguenza presenta delle icone standard e delle funzioni per lo più accessibili in modo non diretto - ogni funzione diversa (allarme, azionamento luci e persiane, termoregolazione) per essere attivata necessita di una "navigazione" tra diverse pagine.
Nella versione personalizzata, invece, tutte le funzioni di uso comune sono presentate nella schermata iniziale, con icone personalizzate, magari concordate con l'utente finale, che permettono di individuare con sicurezza ed immediatezza l'operazione da eseguire.
 
E' importante METABOLIZZARE questa informazione:
NON DOBBIAMO COSTRINGERE L'UTENTE AD IMPARARE AD USARE LA DOMOTICA - DOBBIAMO DISEGNARE UNA DOMOTICA CHE L'UTENTE RIESCA AD USARE IN MODO INTUITIVO ("intuitivo" per lui, non per noi)
Ovviamente la personalizzazione ha un costo, ma se non ne teniamo conto corriamo il rischio di realizzare un impianto poco efficace.
Al momento di scegliere il tipo di domotica da utilizzare è importante considerare anche questo aspetto.
Ad esempio, una domotica completamente "vergine", senza nulla di scritto (ad esempio una domotica di derivazione industriale), va programmata e personalizzata senz'altro e quindi non è possibile realizzarla senza l'intervento di qualcuno che realizzi un'interfaccia utente - che a questo punto sarà personalizzata per forza - mentre una domotica "commerciale", di semplice installazione, presenterà un'interfaccia utente già bella pronta, economica ma con tutti i problemi dello "standard".
Normalmente è possibile personalizzare anche questo tipo di interfaccia ma modificare un prodotto già configurato potrebbe essere molto più oneroso che non lavorare su un prodotto "vergine".