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Una caratteristica importantissima di un particolare assetto di volo è dato dall'EFFICIENZA, che è il rapporto tra portanza e resistenza e quindi, visto che tutti gli altri termini sono uguali, tra il coefficiente di portanza e quello di resistenza.
L'efficienza è anche il rapporto tra quanto posso percorrere sull'orizzontale in funzione della quota persa in verticale, e quindi, in assenza di motore, mi da la distanza che posso sperare di percorrere in planata per trovare un luogo idoneo all'atterraggio.
Come si vede dal grafico, quindi, per per ogni tipo di aereo esiste un solo assetto che è "il migliore" per ottenere la massima efficienza.
Per capirci, quando abbiamo un'emergenza, non la risolviamo come nei film grazie ai muscoli possenti che "tirano la cloche" all'ultimo momento, ma grazie ad un pilotaggio preciso che ci fa assumere il miglio assetto.
Pilotare quindi non è una attività che richieda un fisico possente, ma è una questione di precisione.
Non esiste alcuna differenza o discriminazione tra le possibilità di un uomo e di una donna di pilotare un velivolo.
Ovviamente i velivoli che più ricercano una grande efficienza sono gli alianti, che infatti, grazie ad ali a grandissimo allungamento, raggiungono facilmente valori dell'ordine di 40 (oggi anche 60 e quasi 70). Per un velivolo scuola i valori medi sono intorno a 8, mentre un caccia militare può non superare 4 o 5.